Pagina 3 - Che cos’è il terzo stato? Sieyès fra scienza e battaglia politica . 11; . L’Histoire de l’ancien gouvernement de la France di Henri de
3 INTRODUZIONE .......................................................................................................... 5 PARTE PRIMA. Nation versus population: reazione nobiliare e monarchia assoluta ....................................................................................................
Pagina 5 - Introduzione
5 Introduzione Questo lavoro nasce dal tentativo di indagare, in una prospettiva storico-concettuale 1 , il concetto di rappresentanza in Maximilien Robespierre, scelto fra i leader giacobini per la costante e profonda attenzione da lui riservata, in tutta la sua vicenda politica, alla riflessione s...
Pagina 6 - assonanze – ad una lettura del Contratto sociale di Rousseau.
6 La suddivisione del lavoro rispecchia, rovesciandoli, questi passaggi della ricerca. Esso risulta così strutturato in due parti: nella prima (Nation versus population: reazione nobiliare e monarchia assoluta) abbiamo tentato di mettere a fuoco i concetti di popolo e nazione, così come essi, attrav...
Pagina 7 - et XIX
7 genealogiche differenti, così come esse si sono sedimentate e depositate nell’impasto della cultura politica del momento 2 . Infine, per quanto riguarda i riferimenti bibliografici delle fonti e le eventuali abbreviazioni e sigle che abbiamo ritenuto di impiegare, essi saranno forniti in nota nel ...
Pagina 9 - assoluta; concetto è da esse veicolato.
9 Parte prima. Nation versus population: reazione nobiliare e monarchia assoluta L’obiettivo della prima parte consiste nel tentativo di mettere preliminarmente a fuoco che cosa significano, alle soglie della Rivoluzione, le parole popolo e nazione, e quale concetto è da esse veicolato. Un punto di ...
Pagina 11 - politica; a ridosso della
11 Capitolo primo. Che cos’è il terzo stato? Sieyès fra scienza e battaglia politica 1. Individui o nazione? 1.1 Sieyès scrive il suo celeberrimo pamphlet Che cos’è il terzo stato? 1 a ridosso della riunione degli Stati generali del 1789, nello stesso periodo in cui la monarchia si appresta a prepar...
Pagina 12 - come la nazione è l’insieme degli individui
12 A questo punto resta però una precauzione da prendere. Infatti, chi garantisce che le decisioni prese dai membri delegati corrispondano effettivamente all’interesse comune risultante dal gioco delle volontà dei singoli membri, e non assecondino invece l’interesse di un gruppo particolare di assoc...
Pagina 14 - “naturale”
14 La Nazione esiste prima di ogni cosa, essa è l’origine di tutto. Prima di essa e al di sopra di essa non c’è che il diritto naturale 10 . Si potrebbe pensare che il riferimento al diritto naturale torni ad indicare il livello dello stato di natura, in cui vi siano soltanto individui isolati che n...
Pagina 15 - Il Terzo stato è il nuovo conquistatore
15 ha una sua natura, delle proporzioni, delle regole che l’assemblea dei rappresentanti deve poter riprodurre 14 . Che cosa, dunque, viene prima? Il formalismo della teoria politica, che a partire dalle volontà libere e indipendenti degli individui astratti deduce il meccanismo sociale, ovvero l’es...
Pagina 17 - è se non privilegio.; aristocratici; genealogie un paravento, dietro a cui mascherare il vuoto.
17 La situazione è dunque davvero paradossale: ciò che sostanzialmente costituisce la nazione, ciò che la fa essere e che la mantiene in vita viene tenuto lontano dal livello formale della decisione politica; a pesare invece nella formazione delle leggi è un piccolo manipolo di aristocratici, i qual...
Pagina 19 - Henri de Boulainvilliers; Indagine storica e battaglia politica; I tre volumi dell’Histoire de l’ancien gouvernement de la France; soltanto le ultime tre cifre, che sono rispettivamente:
19 Capitolo secondo. L’Histoire de l’ancien gouvernement de la France di Henri de Boulainvilliers 1. Indagine storica e battaglia politica 1.1 I tre volumi dell’Histoire de l’ancien gouvernement de la France 1 , scritti dal conte Henri de Boulainvilliers 2 agli inizi del Settecento e pubblicati post...
Pagina 21 - consapevolmente, attingeranno a piene mani; La libertà dei Franchi; coincide per Boulainvilliers con l’invasione della
21 Correndo il rischio di rimanere impigliato nelle maglie della narrazione di Boulainvilliers, ritengo assolutamente necessario soffermarmi sui principali snodi della sua argomentazione: essa segna infatti, per la Francia del Settecento, un tornante decisivo nel modo di riflettere sui fondamenti ch...
Pagina 22 - dire, Compatriotes, Gens de même société et condition
22 possibile solo a fronte della privazione della libertà inflitta ai Galli attraverso la conquista capitanata da un re particolarmente valoroso e violento 11 ; dall’altro la problematicità creata dalla nuova situazione, nella quale la tradizionale libertà dei Franchi deve trovare una possibilità di...
Pagina 23 - Ibid., «Francs et Gaulois seroient tombez dans la même servitude».
23 cioè guerrieri gelosamente fieri della propria libertà ed indipendenza, ed assolutamente diversi dai Galli che, conquistati, sono divenuti loro servi. La libertà è dunque opposta alla schiavitù che deriva dalla sconfitta in guerra, mentre è pienamente compatibile con l’accettazione volontaria di ...
Pagina 25 - Il sogno carolingio; vano
25 È su di esse che intendo ora portare l’attenzione, poiché è riflettendo su Carlo Magno che Boulainvilliers chiarisce in maniera definitiva che cosa egli intenda per nazione e, soprattutto, per governo della nazione, delineando i contorni di un vero e proprio «sogno carolingio» 26 , il quale costi...
Pagina 26 - Peuples sujets à la Monarchie Françoise avec leur Souverain; generali che si trovano, a mio avviso, delle risposte decisive
26 tutti questi casi il ruolo svolto dalle assemblee non è fittizio, ma assolutamente reale: il re non decide nulla se non ha prima acquisito il consenso del Parlamento 30 . Per questa via, toute la dignité de la Nation et des ses Rois même résidoit en cette Auguste Assemblée, qui étoit d’ailleurs l...
Pagina 27 - entière; Galli schiavi e dediti al lavoro
27 rapporti sociali e politici, sulle istituzioni che Carlo aveva creato attorno a sé e, soprattutto, sul ruolo svolto dalle assemblee generali. Esse, convocate regolarmente due volte all’anno, erano composte da due ordini – la nobiltà e l’alto clero –, che deliberavano su tutti gli affari davvero i...
Pagina 28 - l’unanimité des sentimens; , e che si realizza
28 Del resto, ci suggerisce Boulainvilliers, non può funzionare che così quando si tratta di individuare il bene comune in un secolo il cui carattere specifico è quello del disinteresse personale, e tutti i membri della comunità politica sono intimamente persuasi che il loro bene particolare si può ...
Pagina 29 - dei membri della nazione.; Si intende delle assemblee dei tempi di Carlo Magno.
29 abbiamo appena cercato di ricostruire. Dopo aver sottolineato come l’esito di tale percorso, che ha bisogno della «vertu» di un re saggio e sapiente per essere raggiunto, sia la condizione essenziale perché la società non venga politicamente distrutta, perché anzi viva e prosperi, si fortifichi, ...
Pagina 31 - fa di essi un unico corpo.; Il dispotismo capetingio; con il proprio disegno di dominio incontrastato.
31 soggetti in campo, re e società, da cui soltanto può sgorgare la fides, la fiducia che sola fa di essi un unico corpo. Raggiunta questa situazione, i singoli atti di governo non sono a quel punto che qualcosa di quasi secondario, in quanto procedono automaticamente dalla natura delle cose e, a pr...
Pagina 32 - abbassamento della nobiltà.
32 È proprio su quest’ultimo punto che i re concentrano i loro sforzi: rendendosi perfettamente conto di come, per diminuire l’influenza dei signori, essi dovessero innanzitutto aumentare quella del resto della popolazione, e cavalcando abilmente la concomitante diffusione della nuova civiltà urbana...
Pagina 34 - Si configura qui un legame fra sangue comune e memoria collettiva.
34 dei Cento anni, è per Boulainvilliers la più forte riprova di questo assunto. Egli, ripercorrendo puntigliosamente la storia degli Stati generali e traducendo sovente articolo per articolo le ordinanze che ne risultarono, mostra come anche quando il Terzo stato riuscì a superare la disposizione s...
Pagina 35 - ayant le droit du glaive dans son Royaume
35 dell’assolutismo è saldamente imboccata da parte dei Capetingi e, all’inizio del XV secolo, non vi è quasi più traccia delle consuetudini antiche: non vi è più nessuna capacità di resistenza da parte della società intera nei confronti della volontà dei sovrani. L’atto in certo senso conclusivo di...
Pagina 36 - Boulainvilliers nel dibattito sulla monarchia assoluta
36 non costituiscono che una travagliata e lunga fase di passaggio, innescata e cavalcata dai monarchi al fine di imporre senza distinzioni a tutti i membri della comunità la propria autorità senza limiti. La Francia che esce dalla guerra dei Cento anni affacciandosi alla modernità è dunque un paese...
Pagina 37 - pieds; da parte di tutti i membri della comunità.; . Il passo in questione è citato in P.
37 Già nel 1689 Jurieu, teologo e pastore protestante, costretto all’esilio dai provvedimenti contro gli ugonotti presi da Luigi XIV, i quali culmineranno con la revoca dell’editto di Nantes, tracciò, nella sua opera intitolata, assai significativamente, Les soupirs de la France esclave, una critica...
Pagina 38 - quiconque en servitude, puisqu’elle nous a tous mis en compagnie; affratella gli uomini, la loro libertà
38 Discours sur la servitude volontaire. Egli, nel tentativo di mostrare come un potere dispotico non sia fondato su nessun’altra cosa se non, in definitiva, sull’assenso volontario concesso dagli uomini al loro tiranno, vuoi per abitudine, vuoi per interesse, si chiede infatti: comment douter alors...
Pagina 39 - un même gouvernement qui les règle tous; fornito dalla storia del popolo di Israele, Bossuet afferma:
39 governo dispotico contraddice ogni possibilità di comunanza fra gli uomini, negandone la natura intimamente sociale. 5.2 È sorprendente notare come, partendo da queste stesse premesse, Jacques-Bénigne Bossuet 66 – quel Bossuet contro cui Boulainvilliers polemizza, e che si scontrò duramente, non ...
Pagina 40 - troupeau dispersé; garantire loro contro la violenza degli altri uomini
40 «Tout Israël sortit comme un seul homme. Ils estoient quarant mil hommes, et toute cette multitude estoit comme un seul». Voilà quelle est l’unité dans un peuple, lorsque chacun renonçant à sa volonté, la transporte et la réduit à celle du Prince et du magistrat. Autrement nulle union ; les peupl...
Pagina 41 - accoutume en même temps, à n’avoir qu’un chef; persona del re diviene popolo.
41 nati figli, hanno bisogno di essere comandati dal padre, nello stesso modo in cui il padrone domina sugli schiavi e sui servi: bisogna dunque che essi siano completamente sottomessi all’autorità del re, loro padre terreno. Parlando della monarchia come forma di governo perfetta e conforme alla na...
Pagina 42 - sarebbe comunque caduta nel vuoto.
42 regno, Boulainvilliers si affida ad un discorso di tipo nuovo. Egli spera, forse, che i principi della sua opera vengano fatti propri dal futuro re di Francia, che egli preferisca istruirsi seguendo i suoi consigli piuttosto che le speculazioni astratte di un vescovo predicatore. La condotta dell...
Pagina 44 - Il
44 La convocazione del 1789, dunque, chiede immediatamente di essere compresa alla luce di un duplice movimento, in grado da un lato di sondarne la continuità con la passata storia di Francia, la costituzione per ordini della società, ed i meccanismi di partecipazione politica ad essa propri, e dall...
Pagina 45 - Descimon, L’absolutisme en France : histoire et historiographie,
45 con sicurezza tutti i membri dell’ordine ecclesiastico. Parimenti, viene esteso a tutti i nobili, «propriétaires ou non propriétaires», il diritto di essere eletti: tale diritto, dunque, non viene più riconosciuto loro sulla base del possesso di una porzione di territorio, e della giurisdizione e...
Pagina 46 - 484 un momento di svolta decisivo nella storia dell’istituzione.
46 quello di trovare i mezzi più idonei per stabilire una comunicazione celere con tutti gli individui, in modo da collegare la più distante periferia alla capitale. È in quest’ottica che, nel corso del tempo, il territorio del regno è stato ripartito in una serie di divisioni amministrative, per lo...
Pagina 47 - une députation relative à leur population et à leur importance
47 È con questo panorama che Luigi XVI, all’atto di convocare gli Stati del 1789, ha a che fare, ed è a partire da esso che si spinge ulteriormente avanti. Egli infatti, spiegando le modalità della convocazione, conferma l’uso, già impiegato negli Stati del 1614, di far eleggere i deputati dei tre o...
Pagina 50 - accennato nell’introduzione.
50 Arrestandosi a queste considerazioni, sembrerebbe quasi che le innovazioni introdotte nel Regolamento di convocazione non siano che piccole modifiche, atte ad aggiornare l’antica istituzione degli Stati generali ai tempi moderni o meglio, indispensabili concessioni volte a mantenere l’antica cost...
Pagina 53 - corps des représentants de la nation; contro di essa alcuni decisivi affondi.
53 Infatti, nella seduta reale del 23 giugno 1789 30 , dopo la forzatura con cui la camera del terzo stato si è autoproclamata Assemblea nazionale costituente, il re convoca i tre ordini in seduta comune e, tentando non solo di cancellare l’esito degli ultimi imprevisti avvenimenti, ma anche di trar...
Pagina 55 - de naissance; royaume»
55 che qui interessa, più ancora dei contenuti, sono i termini che la corte decide di impiegare: Art. 9. […] l’intention du Roi est […] qu’ils n’existent plus, dans le payement des contributions pécuniaires, aucune espèce de privilèges ou de distinctions. Art. 10. Le Roi veut que, pour consacrer une...
Pagina 57 - discorso che merita di essere riportato:; mains, et ne reposent qu’en mes mains
57 possibile contendere al monarca la sovranità assoluta, così come si erano spinti a fare, con impudenza sempre crescente, i notabili nel Settecento. Al contempo, sarà finalmente affermata una volta per tutte la teoria che i predecessori di Luigi XVI sono stati costretti a ribadire ogni volta contr...
Pagina 58 - véritable représentant
58 È il conte di Mirabeau, tuttavia, a gelare le speranze della Corona. Egli è il primo a prendere la parola dopo l’intervento del re, e dimostrando la sua grandezza di politico di razza, racchiude in poche frasi lo spirito di un’epoca: J’avoue que ce que vous venez d’entendre pourrait être le salut...
Pagina 59 - ammodernarla, restandone tuttavia alla testa.
59 I deputati degli Stati generali, e in particolare quelli del terzo proclamatisi costituenti, non potevano ottenere un riconoscimento più clamoroso. Il re, associandoli a sé nella rappresentanza, mostra di aver cessato di considerarli «indicateurs des besoins», e di ritenerli ormai, per la prima v...
Pagina 61 - Conclusioni della prima parte; per forgiarne il corso e spingerne la marcia.
61 Conclusioni della prima parte Nel percorso che abbiamo svolto in questa prima parte, si sono venuti accostando tre differenti discorsi: quello monarchico, condotto dalla corona di Francia almeno a partire dalla fine del Cinquecento e che si presenta nel 1789 al culmine della sua elaborazione teor...
Pagina 62 - cura comune per la salute del corpo politico.
62 ad un disegno di governo perseguito dalla monarchia nello spazio di diversi secoli, ed esplicitamente teorizzato a partire dalla fine del Cinquecento e soprattutto nel corso del Seicento: si tratta dell’appropriazione, da parte dei re francesi, dei principali capisaldi che l’elaborazione teorica ...
Pagina 69 - Sezione prima. Peuple; et de l’égalité. Célébrons donc ce jour immortel, Jacobins; questa parte del lavoro.
69 Sezione prima. Peuple C’est aujourd’hui la fête de la liberté; ce jour, autrefois, était consacré à la superstition et au royalisme: les prêtres seuls fêtaient le jour des rois; aujourd’hui, tous les vrais patriotes vont fêter un jour qui est devenu la fête des sans-culottes. Vous n’ignorez pas, ...
Pagina 70 - vaine fiction»
70 souveraineté nationale m’a conduit à penser que l’autorité de la nation n’était pas une vaine fiction» 2 . Che cos’è, dunque, per i Giacobini e per Robespierre in particolare, questo popolo? quale ne è la sostanza? Questa è la domanda a cui tenterò di rispondere in questa prima sezione della seco...
Pagina 71 - Capitolo quarto. Le caractère de la nation française; L’Adresse aux départements di Brival
71 Capitolo quarto. Le caractère de la nation française 1. L’Adresse aux départements di Brival 1.1 In un intervento poco noto, eppure assai indicativo del clima e del pensiero che accompagna la fermentazione del 10 agosto, il deputato Brival riassume alla tribuna dei Giacobini di Parigi 1 le colpe ...
Pagina 72 - Il dibattito sulla riunificazione della Savoia; Déclaration des droits de l’homme et du citoyen, in ivi, pp.
72 Non è dunque la vittoria del popolo, astrattamente parlando, che Brival esalta alla tribuna dei Giacobini: il 10 agosto ha vinto il popolo francese, che ha saputo far piazza pulita del proprio tiranno, il quale tradendo la propria patria ha scelto di costituire l’avanguardia delle operazioni nemi...
Pagina 73 - , casella di posta elettronica
73 che possa essere il censo a determinare le condizioni della cittadinanza attiva, vale a dire, in buona sostanza, dell’appartenenza alla comunità politica, Robespierre ricorda con forza che tutti i nati e i domiciliati in Francia sono «membres de la société politique, qu’on appelle la nation franç...
Pagina 74 - intervento con queste significative parole:
74 In buona sostanza, il fatto di avere beni immobili e interessi economici all’interno del territorio nazionale, siano essi posseduti a titolo diretto o acquisiti attraverso i legami parentali e coniugali, è ciò che dà la garanzia sufficiente del fatto che un cittadino intenda stabilire un rapporto...
Pagina 75 - les hommes sont faits pour obéir aux mêmes lois et aux mêmes usages; che fra la Savoia e il Piemonte.
75 hommes et les climats sont divergents. C’est, en effet, une question de savoir si tous les hommes sont faits pour obéir aux mêmes lois et aux mêmes usages 13 . Ciò che appare a prima vista degno di nota è che l’idea di una repubblica universale di tutti gli uomini, di cui si è fatto portavoce Ana...
Pagina 76 - Le ragioni della riunificazione ci sono dunque tutte
76 que ces provinces diverses ne pouvaient souffrir la même forme de gouvernement» 14 . Se così fosse, non solo la repubblica universale di Cloots sarebbe una chimera, ma anche una Francia che si estenda fino alla Savoia rischierebbe di essere troppo grande. Tuttavia, i motivi delle resistenze di Ro...
Pagina 77 - di elementi che accomunano Francia e Savoia. Ricorda Simond:; relations commerciales sont les mêmes [...]
77 integrazione avverrebbe secondo l’oratore senza difficoltà alcuna, perché le relazioni commerciali dei due paesi sono già le stesse; ciò che è particolarmente interessante da sottolineare per il nostro discorso è che questa vicinanza è soltanto l’ultima di una serie di elementi che accomunano Fra...
Pagina 80 - centre du globe une Convention universelle [...]; stupisce affatto che concluda in questi termini:
80 al mantenimento dei diritti dell’uomo, della libertà del commercio e della pace del genere umano, afferma: que chaque région, devenue libre, forme alors un gouvernement conforme à l'étendue plus ou moins grande que la nature lui aura fixée, et que de toutes ces Conventions nationales un certain n...
Pagina 81 - Savoia; rentrons dans l’ordre du réel et de l’utile; se vi sia un «terme de cette agrandissement»; barrières qui la dispensent de s’agrandir
81 2.4 A nome dei comitati diplomatico e di costituzione riuniti, spetta a Grégoire il compito di relazionare in assemblea sul progetto di decreto per la riunificazione della Savoia 29 . Chiedendosi in prima battuta se nazioni diverse abbiano il diritto di riunirsi in un unico corpo politico, Grégoi...
Pagina 82 - è ampiamente dimostrato dal confronto tra Francesi e Savoiardi; Il carattere del popolo francese; aveva ad esempio avuto modo di dichiarare:
82 La Francia non deve certo pretendere di voler fare una sola repubblica dell’Europa intera, perseguendo il progetto di dominazione universale che era di Luigi XIV, bensì può e deve ragionevolmente accontentarsi di raggiungere le proprie frontiere naturali, le quali includono senz’altro la Savoia, ...
Pagina 83 - tête d’un homme sensé, ni même dans celle d’un homme de bien ?; pronti per accoglierla
83 Ragionare astrattamente dell’uguaglianza degli uomini è un esercizio retorico che lascia il tempo che trova, che può essere apprezzato in un momento di festa 35 , ma non può essere seriamente considerato quando si parla del governo dei processi in atto e della vita in comune degli uomini. Anzi, s...
Pagina 84 - sans doute qu’il est de bornes à votre puissance morale
84 philosophes spécultatifs, ou en philosophes hommes d’état» 38 . Il filosofo uomo di stato, che altri non è se non il saggio legislatore, non può prendersi il lusso di astrarre dal materiale che ha di fronte: Je n’aime pas plus qu’un autre, le pouvoir des prêtres ; c’est une chaîne de plus donné à...
Pagina 85 - politique; quello di rendere più stretto e forte il legame che li unisce.
85 Nella seduta del Club del 17 novembre 1792, Garnier si attesta sullo stesso terreno quando afferma: il faut bien distinguer une Société qui se recrée, en quelque sorte, avec ses propres décombres, d’une Société neuve […] Si la République française était une Société naissante, je serais de l’avis ...
Pagina 87 - in esso si trovano inoltre
87 Capitolo quinto. Instituer le peuple. J.-J. Rousseau: un’altra modernità? 1. Un altro Rousseau? Il Manuscrit de Genève 1.1 Dal rifiuto quasi unanime della repubblica universale, all’accento posto sulle specificità che le differenze climatiche, storiche, geografiche producono sui diversi popoli, f...
Pagina 90 - ritiene opportune; sa dignité et qui la constituent; de la société dont il est membre, envers les autres sociétés»
90 definitiva ognuno deve essere padrone di fare i propri conti, e tirarne le conclusioni che ritiene opportune 11 . Così Diderot, giungendo alla conclusione del proprio ragionamento, afferma: Mais si nous ôtons à l’individu le droit de décider de la nature du juste et de l’injuste, où porterons-nou...
Pagina 91 - individus qui le constituent; : non è in nessun
91 chacun ne songerait qu’à soi […] Il est certain que le mot de genre humain n’offre à l’esprit qu’une idée purement collective qui ne suppose aucune union réelle entre les individus qui le constituent 14 . È così che il ginevrino può liquidare l’idea della società generale, affermando che «ce pret...
Pagina 93 - cittadino, cioè membro di una société particulière.; en les partageant avec ses semblables
93 indagine. La riflessione politica deve pertanto concentrarsi non sulle condizioni che da un presunto stato di natura permetterebbero il passaggio allo stato civile o, più ingenuamente, che consentirebbero di rintracciare una civiltà naturale degli uomini, bensì interrogarsi a fondo sulla natura e...
Pagina 95 - d’être; possono far altro che «former par agrégation une somme de forces»; fondamental dont le contrat social donne la solution
95 fondate sul diritto del più forte e sulla condizione di schiavitù dei vinti in guerra 23 , Rousseau entra nel vivo della trattazione: facendo vedere nel quinto capitolo «qu’il faut toujours remonter à une première convention» 24 , nel celeberrimo sesto capitolo prende finalmente in esame i fondam...
Pagina 96 - termini che forse nessuno, prima di lui, si era spinto ad usare:; partie indivisible du tout».
96 nella maniera più chiara tutta la grammatica della teoria politica moderna, ma mostra anche di impostare la soluzione del problema in un modo del tutto conforme a quel movimento di cui tale teoria, da Hobbes in avanti, ha mostrato l’inevitabilità 28 . Se tutto si riduce ad una questione di forza,...
Pagina 97 - doit faire pour se conserver
97 Di fronte a questo genere di argomentazioni, viene seriamente da chiedersi che fine abbia fatto lo sforzo messo in campo da Rousseau all’inizio del Manuscrit de Genève per superare l’orizzonte concettuale della scienza politica moderna e, ancor prima, se sia davvero uno sforzo di tal genere ciò c...
Pagina 98 - les droits aux devoirs et ramener la justice à son objet; individuazione dei suoi contenuti.
98 Queste poche righe ci indicano immediatamente due cose estremamente rilevanti. La prima è che Rousseau ritiene di aver a questo punto assolto il compito che si era assegnato nel capitolo quinto del primo libro, là dove indicava la necessità di esaminare «l’acte par lequel un peuple est un peuple»...
Pagina 99 - destine est propre à les supporter; del popolo che gli sta di fronte.
99 caso, non vi sarebbe bisogno di nessuna legge, di nessun governo, di nessuna convenzione. Ciò che i membri di una comunità possono e devono fare è interrogarsi sulle leggi che vengono loro date, discuterle, accoglierle dando il proprio assenso, o rifiutarle: i cittadini possono aggiungere al cont...
Pagina 101 - pays fertile, les autres beaucoup sur un sol ingrat; comporterà il Legislatore con il popolo che vuole «instituer»; l’État auquel il est destiné; del capitolo decimo del secondo libro:
101 tempéraments des hommes qui les habitent, dont les uns consomment peu dans un pays fertile, les autres beaucoup sur un sol ingrat 40 . Insomma, come il medico calibra la sua cura sulla persona del malato che in quel momento si trova di fronte, con le sue peculiarità fisiche e caratteriali, così ...
Pagina 102 - conjectures pour expliquer comment ils se sont formés.
102 Quel peuple est donc propre à la législation? Celui qui, se trouvant déjà lié par quelque union d’origine, d’intérêt ou de convention, n’a point encore porté le vrai joug des lois ; celui qui n’a ni coutumes, ni superstitions bien enracinées […] enfin celui qui réunit la consistance d’un ancien ...
Pagina 103 - usages; l’alienazione totale degli individui, Rousseau scrive:
103 Les usages qu’on trouve établis attestent au moins qu’il y eut une origine à ses usages 46 . Da un tempo immemorabile non si formano più popoli, e tuttavia gli uomini del tempo di Rousseau non vivono certo nello stato di natura: quando Rousseau scrive, l’Europa è popolata da nazioni, le cui orig...
Pagina 106 - rigenerare un popolo.
106 In questo modo, ciò che Rousseau accoglie dell’elaborazione della scienza politica moderna è l’idea che le società umane si reggano su legami che in ultima istanza riposano su una decisione volontaria dei singoli; e tuttavia tale decisione non poggia su un vuoto pneumatico, ma è condizionata e c...
Pagina 107 - Capitolo sesto. La concezione robespierriana del popolo; La nature même des choses: ciò che è naturale è costituzionale
107 Capitolo sesto. La concezione robespierriana del popolo 1. La nature même des choses: ciò che è naturale è costituzionale 1.1 Nei primi due capitoli di questa parte ho cercato di mettere in evidenza le fortissime analogie che intercorrono fra il concetto di popolo dominante nel dibattito interno...
Pagina 108 - Società di Parigi in occasione di quel dibattito.
108 comunità politica sia del tutto consonante con quanto siamo venuti riscontrando nel corso dei primi due capitoli di questa seconda parte; successivamente, entrerò nel dettaglio del concetto robespierriano di popolo, mostrando in che cosa per lui il popolo consista, e quali siano gli spazi della ...
Pagina 109 - territoire françois
109 che i loro membri, quantunque tutti appartenenti alla stessa specie, non corrano alcun rischio di confondersi 3 . Così, è la natura stessa a invitare i costituenti a ne point violer la plus irréfragable des toutes les lois, celle de la nature même, qui a voulu qu’elle [la ville d’Avignon] fût, q...
Pagina 110 - que ce qui l’était par la nature même des choses
110 che, rendendoli simili fra di loro, li differenzia irrimediabilmente dagli uomini di altre associazioni politiche, talché, per quanti contratti e concordati si possano fare, un inglese rimane un inglese, un francese un francese, e così via. Non esiste un genere umano, composto da un’infinità di ...
Pagina 111 - di fronte alle ragioni dell’evidenza.; émigré des doux climats de la France dans la Russie
111 sopra, esso ci dice qualche cosa di più. Robespierre, infatti, non sta qui soltanto affermando che gli individui, tutti uguali per diritto di natura, detengono la sovranità, quantunque non possano esercitarla che attraverso i propri rappresentanti. Egli sta anche sostenendo che c’è un ordine di ...
Pagina 112 - individui collettivi che sono appunto le nazioni.; nature des choses et par les premiers principes du droit des gens
112 Le diverse società umane sono distinte l’una dall’altra, in quanto si sono formate in situazioni ambientali totalmente differenti: il clima e il suolo, determinando la tipologia delle colture e degli alimenti, imponendo precisi tipi di bisogni, offrendo particolari mezzi per farvi fronte, forgia...
Pagina 114 - servir de cette expression; in
114 peuple. Par ce mot, j’entends, moi, l’universalité des citoyens. M. Robespierre. Je réclame moi-même contre toute manière de parler qui prend le mot peuple dans une acception limitée ; et si je l’ai employée dans ce discours, c’est que d’après nos anciennes habitudes, d’après nôtre langue actuel...
Pagina 116 - protection des loi; sia possibile fondare una comunità politica realmente libera
116 peuple, est l’amie naturelle et le soutien nécessaire de la liberté, précisément parce qu’elle n’est ni corrompue par le luxe, ni dépravée par l’orgueil, ni entraînée par l’ambition, ni agitée par toutes les passions ennemies de l’égalité ; parce que ses habitudes, sa faiblesse et sa pauvreté mê...
Pagina 121 - devant privilégiés et les honnêtes gens; farsi
121 Robespierre non vuole lasciarsi sfuggire di mano, proprio quando il risultato sembra a portata e che tuttavia l’assurdo, astratto e interessato universalismo dei suoi avversari continua a ricacciare indietro. Finito il tempo degli avvertimenti, è con il processo al re che Robespierre rompe defin...
Pagina 124 - même délibérer; trattandolo come un atto di rivolta.
124 omogenei, quasi direzionati, orchestrati, necessitati o, per dirla con Spinoza, come diretti da una sola mente 30 . Che in Francia esista un popolo, ciò è dunque per Robespierre fuori discussione. Ciò che resta tuttavia da provare è che quel popolo che Robespierre ha visto coincida con la nazion...
Pagina 125 - una insurrezione pericolosamente «partielle».
125 Indubbiamente con tale richiamo il leader giacobino si propone innanzitutto di scongiurare il rischio che il movimento rivoluzionario presti inutilmente il fianco alla persecuzione dei suoi oppositori, caricandosi del compito di far comprendere alla Società che, qualora si decida di portare un a...
Pagina 128 - trembler devant la vertu
128 fervidamente sentiti non solo a Parigi, bensì anche in ogni angolo del paese 43 . È così che, ripensando un’altra volta alla festa della Federazione del 1790, Robespierre può ritrovare la sicurezza nell’affermare che quella festa non fu una festa di parigini, ma lo spettacolo della nazione franc...
Pagina 132 - fraude et pour l’intrigue?; di così grandioso rispetto alle altre città di Francia.
132 capitale potrebbe legittimamente essere a Marsiglia piuttosto che a Parigi, è altrettanto vero che essa può continuare a rimanere a Parigi anziché essere trasferita a Marsiglia. Le motivazioni devono dunque essere, giocoforza, ben altre. Pronunciando il famoso discorso sull’influenza della calun...
Pagina 133 - generale del paese intero.; départemens [...] Citoyens, le peuple qui vous a envoyés a tout ratifié
133 esattamente per questo che i girondini hanno necessità e urgenza di trasferire la sede della Convenzione e che, per opposte ragioni, Robespierre si batte affinché invece vi resti. Se è appunto vero che in ogni città ove l’assemblea si trovasse vi sarebbero cittadini francesi pronti a sorvegliarl...
Pagina 134 - sont faites pour les membres de la cité
134 rivoluzione di agosto. L’elezione dei convenzionali ha infatti uno scopo preciso: rifare la Costituzione, abolendo quei due vizi capitali da cui la carta del ’91 era inficiata: la distinzione fra cittadini attivi e passivi, e la monarchia come forma di governo. Cos’altro hanno chiesto, nell’insu...
Pagina 135 - re dei re, alla guida di un popolo di re.
135 La comunità politica mantiene la sua presenza e la sua consistenza anche senza il re o i rappresentanti giacché questi, lungi dal costituire la nazione, non ne sono che gli incaricati. E che l’ipotesi dello scioglimento del patto che si suppone alla base dell’esistenza della comunità venga qui –...
Pagina 137 - Sezione seconda. Gouvernement; dei contenuti dell’azione amministrativa e politica.
137 Sezione seconda. Gouvernement Il percorso che abbiamo svolto fin qui è preliminare per il prosieguo della nostra analisi, volta a sondare il concetto di rappresentanza in Maximilien Robespierre. Esso, che costituisce il vero fulcro della riflessione politica del giacobino, è infatti costantement...
Pagina 139 - Capitolo settimo. Il governo in Rousseau; Puissance législative e puissance exécutive
139 Capitolo settimo. Il governo in Rousseau 1. Puissance législative e puissance exécutive 1.1 Il terzo libro del Contrat social entra nel merito del primo tipo di leggi, le politiche o fondamentali: esse, lungi dal risolvere il campo d’azione del legislatore – che si intende costantemente impegnat...
Pagina 140 - gouvernement; vit»
140 popolo senza il legislatore, o il legislatore senza un popolo, allo stesso identico modo non si può pensare la potenza legislativa senza il governo 1 . Per questa via, la potenza esecutiva non si limita a coprire la metà dello spazio del politico, occupato per l’altra metà dalla potenza legislat...
Pagina 141 - trois termes sans rompre à l’instant la proportion
141 Insomma, il governo permette agli ordini della legge di materializzarsi: senza qualcuno che comanda, dirige, decide, che governa appunto, la legge sarebbe del tutto impotente e resterebbe «en place». In una comunità politica è dunque necessario e indispensabile affidare a qualcuno il compito di ...
Pagina 143 - précision géométrique n’a point lieu dans les quantités morales; precisione geometrica non si applica assolutamente.
143 nombre des hommes, mais en général par la quantité d’action, laquelle se combine par des multitudes de causes ; qu’au reste si, pour m’exprimer en moins de paroles, j’emprunte un moment des termes de géométrie, je n’ignore pas cependant que la précision géométrique n’a point lieu dans les quanti...
Pagina 145 - législateur, suite infaillible des vues particulières
145 savoir fixer le point où la force et la volonté du gouvernement, toujours en proportion réciproque, se combinent dans le rapport le plus avantageux à l’État 13 . Non basta poter determinare con la maggior precisione possibile la grandezza del governo in relazione al numero degli abitanti da gove...
Pagina 146 - pas à des hommes
146 il passaggio dal generale al particolare; altro è riconoscersi in un principio, altro decidere quando è il caso di applicare quel principio, a quali circostanze, a quali persone. È in questa operazione che, oggettivamente, si creano le possibilità per piegare a profitto di qualcuno le disposizio...
Pagina 147 - gouverneront pour son profit, et non pour le leur
147 In definitiva, il problema che Rousseau mette a fuoco nella trattazione del governo democratico è che la conformità, per quanto possibile, della volontà dei magistrati a quella del popolo non passa per un ragionamento di tipo numerico-quantitativo, perché se questo fosse vero basterebbe mettere ...
Pagina 148 - la forme du gouvernement; «des enfants, des monstres, des imbéciles»
148 legge dipende dalla rettitudine dei magistrati stessi, e ciò che davvero conta è in buona sostanza che chi governa lo faccia con saggezza, anteponendo gli interessi della comunità ai propri che pure, per la posizione privilegiata in cui si trova, potrebbe in ogni momento e con la massima facilit...
Pagina 149 - le corps de l’homme; active que celle du souverain»
149 3. Popolo, deputati, magistrati: lo statuto della rappresentanza 3.1 All’inizio del tredicesimo capitolo del terzo libro, Rousseau scrive: Il ne suffit pas que le peuple assemblée ait une fois fixé la constitution de l’État en donnant la sanction à un corps des lois; il ne suffit pas qu’il ait é...
Pagina 153 - nom d’homme est en déshonneur; rappresentante e a divenire schiavi; exécutive, qui n’est que la force appliquée à la loi
153 L’idée des représentants est moderne : elle nous vient du régime féodal, de cet inique et absurde gouvernement dans lequel l’espèce humaine est dégradée, et où le nom d’homme est en déshonneur 31 . L’idea di rappresentanza arriva ai moderni per filiazione diretta dal regime feudale, in cui il do...
Pagina 154 - di rappresentanza aveva preso le mosse.
154 Così, non soltanto è possibile dire che il governo rappresenta il popolo, bisognerà anzi dire, al contrario, che esso necessariamente lo rappresenta, in quanto l’esecuzione della legge non è che l’applicazione alla stessa della forza di cui il governo è depositario. Da questo accenno, sembrerebb...
Pagina 156 - la società politica si ammala.
156 fra governo e popolo (e suoi eventuali commissari); rispetto ad esso, gli stati patologici sono costituiti dal governo dispotico da un lato, e dalla rappresentanza legislativa dall’altro, che espropriano entrambi la comunità del suo ruolo politico e che dunque finiscono per toccarsi e passare l’...
Pagina 157 - le temps; quali con il loro stile di vita la hanno resa possibile e preparata
157 Infatti, se il popolo non agisce politicamente, in senso pieno e proprio, che quando è riunito in assemblea, negli intervalli che intercorrono fra due assise esso non ricade in una dimensione semplicemente privata, dalla quale non saprebbe osservare se i magistrati, nella loro opera di interpret...
Pagina 159 - forma nel giudizio espresso dalla nazione, riunita in assemblea.
159 4. Agitazione della libertà o pacificazione? Lo spettro dell’unanimità 4.1 Prima di confrontarci, seppur rapidamente, con il problema che i capitoli finali dell’opera pongono, converrà insistere brevemente sulla concezione del politico che emerge dalla trattazione rousseauiana del governo. Da qu...
Pagina 160 - Scrive infatti Rousseau:
160 La libertà del corpo politico non si sposa immediatamente con una situazione di pace, che anzi deve essere fuggita se per pace si intende quella condizione di «repos», cui Rousseau aveva accennato poco prima, e che coincide con la supina accettazione da parte dei cittadini di ogni provvedimento ...
Pagina 161 - tous ont déjà senti; politique»; l’État
161 à mesure qu’il devient nécessaire d’en promulguer de nouvelles [lois], cette nécessité se voit universellement. Le premier qui les propose ne fait que dire ce que tous ont déjà senti 40 . In tale maniera, da una situazione di pace e concordia perfette non possono che continuare a seguire «la pai...
Pagina 165 - concezione del politico che ne risulta.
165 amministrativa pregressa e futura. La mediazione compiuta dai censori si chiarisce così per la possibilità di rendere la volontà generale commisurabile alle necessità della sua concreta applicazione, garantendo ai cittadini la facoltà di interlocuzione con i magistrati e a questi ultimi l’occasi...
Pagina 166 - mœurs dégénèrent; del sistema di legislazione.
166 fare questo, che governo sarebbe quello che si limitasse a recepire di volta in volta le indicazioni di contenuto provenienti dal popolo, attraverso l’opinione, sui provvedimenti da adottare? Non si emanerebbero dei decreti dettati e segnati dall’arbitrio, anziché dalla saggezza e dalla virtù di...
Pagina 168 - la volontà del popolo è improvvisamente svanita?
168 provvedimento che, nello specifico, ha posto il primo tassello per immettere nel giudizio popolare sui duelli l’idea che essi abbiano in qualche misura a che fare con la viltà. Fuori dall’esempio, Rousseau sta qui fornendo un’indicazione chiara: se i magistrati hanno la capacità di tenere un con...
Pagina 169 - un ampio confronto fra singoli e gruppi in seno alla comunità.
169 insieme. Tuttavia, egli indica nelle divisioni, nei contrasti, nei lunghi confronti interni al popolo il germe che porterà la volontà della comunità politica a soccombere di fronte alle pressioni e alle insidie, sempre possibili, del governo, e quindi vede nell’unanimità della nazione l’unico ri...
Pagina 171 - Capitolo ottavo. La concezione robespierriana del governo; volontà del sovrano e del governo.
171 Capitolo ottavo. La concezione robespierriana del governo 1. Pro e contro l’appello al popolo. Quale concetto di rappresentanza? 1.1 Nel momento in cui la presente analisi entra nel vivo della riflessione robespierriana sul sistema dei poteri, sul rapporto che essi intrattengono l’un l’altro e r...
Pagina 177 - disegni della corte.
177 sistema del veto, cerca di far giocare a proprio favore il prestigio di cui Sieyès gode in assemblea, allineandosi alle sue posizioni, insistendo al contempo sulle affermazioni dell’abate che più possono impressionare una maggioranza viepiù impaurita dalla pressione della folla parigina. Così, c...
Pagina 180 - l’obéissance
180 Costituzione del ’91, nel tentativo di individuare lo spazio di azione politica che sia consentito esercitare ai cittadini, senza che ciò comporti un attacco frontale al sistema dei poteri e delle autorità da poco insediatesi. L’incipit del brano è dedicato dall’autore a sgombrare il campo da og...
Pagina 182 - bonnes mœurs qui, à leur tour, cimentent leur puissance; plus chers»; perfectionner : le tyran la calomnie il avilit le peuple».
182 joie, quand c’est l’intérêt général qui commande. Les bonnes lois amènent les bonnes mœurs qui, à leur tour, cimentent leur puissance 21 . Le leggi servono per rendere migliori i cittadini, e ciò non è possibile se esse non sono informate di quella saggezza che sola può riuscire allo scopo. Se l...
Pagina 185 - concitoyens; delicato compito di governarla.
185 des charges. Ceux qui les exercent ne sont pas les dominateurs des peuples, mais leurs chargés d’affaires. Tout citoyen doit obéissance au magistrat : hors de l’exercice de ses fonctions, le magistrat n’est plus qu’un individu, l’égal de ses concitoyens 30 . Se è necessario, all’interno di una c...
Pagina 186 - des bornes de la discipline militaire proprement dite ?; conviene «aux despotes», l’altro «aux peuples libres»
186 soldato deve prestare al comandante, si pretende di trasformarlo in un automa, in uno strumento soggetto in tutto e per tutto all’arbitrio dei suoi superiori; quella è invece la disciplina che lo svolgimento specifico delle operazioni militari richiede, in cui è necessario che il generale impart...
Pagina 187 - le chef; insieme verso l’attingimento di un fine comune
187 La discipline qu’ils ont violé, c’étoit la soumission passive et aveugle à la volonté d’un maître, même en ce qui est parfaitement étranger aux relations du soldat avec le chef 35 . Il comando del capo, e l’obbedienza dei soldati-cittadini, è dunque la vera disciplina militare, il principio vita...
Pagina 189 - una costituzione alla Francia.
189 comune –, se il comando a cui è tributata sa essere e mantenersi buono. Se è tale, questo non ha bisogno di pensarsi come sciolto dal contesto comunitario in cui è esercitato, e che anzi è la regola della sua condotta e l’oggetto delle sue cure. Il buon governante riconosce infatti come un bene ...
Pagina 191 - on ne peut pas dire qu’ils le représentent; presumée»
191 sostanzialmente unitario, non mancano tuttavia oscillazioni terminologiche, anche di non poco conto, che ne complicano notevolmente la comprensione complessiva. La seconda è che fare chiarezza, per quanto possibile, sulla posizione che Robespierre porta avanti nel dibattito costituzionale divent...
Pagina 192 - corretti alle cose e quindi, chiude Robespierre:; commence à revenir de cette erreur; générale»
192 funzioni pubbliche diverse, che per il significato vero che la parola veicola. Poiché tuttavia «le véritable caractère des mandataires du peuple est détérminé par la nature de leurs fonctions», talché basta semplicemente dire quali fra esse siano gerarchicamente sovraordinate alle altre per indi...
Pagina 194 - tranquillité du despotisme représentatif»
194 «parodier la souveraineté, en la poussant aux derniers excès de la démocratie absolue; telle qu’elle n’exista jamais chez aucune peuple, pas même à Sparte ni à Athenes» 50 . Che le due posizioni non siano semplicemente una boutade, o un’incoerenza dovuta alle esigenze tattiche del momento, si ve...
Pagina 196 - dei rappresentanti è la volontà del popolo.
196 nel suo impianto meno rappresentativa di quella del 1791, e la sconfitta per Robespierre è cocente e beffarda: i suoi anatemi contro la democrazia pura sono serviti alle seconde file della Gironda per riaffermare, tale e quale, il principio rappresentativo: la volontà dei rappresentanti è la vol...
Pagina 198 - les choses que le peuple ne peut pas faire lui-même; Hérault vale direttamente – nel momento in cui sanziona le leggi, e
198 richiamata. Si tratta della posizione sostenuta da Hérault de Séchelles, che il 10 giugno è relatore alla Convenzione per conto del Comitato di Salute Pubblica sul progetto costituzionale 58 . Egli, dopo aver innanzitutto premesso che il Comitato ha prestato «d’abord l’attention la plus sérieuse...
Pagina 202 - séparées; elezione differenti e ruoli gerarchicamente diversi
202 successivo, afferma che la Costituzione non riconosce «d’autre gouvernement légitime que le gouvernement républicain» 69 , egli stia in realtà alludendo esclusivamente alla funzione esecutiva. Basta tuttavia procedere nella lettura per accorgersi che le cose stanno diversamente. Nell’articolo qu...
Pagina 204 - responsabilité; responsabilité, l’une qu’on peut appeler morale, et l’autre physique»
204 Je ne connais pour un peuple que deux manières d’exister, ou bien qu’il se gouverne lui-même, ou qu’il confie ce soin à des mandataires. Nous, députés républicains, nous voulons établir le gouvernement du peuple, par ses mandataires, avec la responsabilité 74 . Se i magistrati sono incaricati da...
Pagina 205 - ricoprire incarichi pubblici.
205 severamente e con la stessa facilità dei crimini privati dei cittadini. Ora, i cittadini non possono essere «un juge toujours en activité»: è sufficiente che essi conservino la facoltà di revocare i mandatari che hanno eletto, in qualsiasi circostanza lo ritengano opportuno; per il resto, Robesp...
Pagina 206 - de la justice et de la volonté générale
206 giacobino non trascura di indagare 81 –, ma nella comunità dei cittadini, chiamata a giudicare sulla bontà dell’operato dei propri magistrati 82 . Ci si può chiedere, osserva conclusivamente Robespierre, se con delle precauzioni del genere si riesca a garantire l’«obéissance» alle autorità costi...
Pagina 209 - représentants ne soient point entravées; obiezioni, chiedendo di rigettare l’articolo
209 chi può assicurare che il giudizio finale sia davvero quello popolare, e non, un’altra volta, condizionato dall’intrigo? 93 Con queste parole, il giacobino sembra aver improvvisamente ritrattato le sue posizioni: forse che egli, alla faccia della coerenza, adesso che i Girondini sono stati estro...
Pagina 213 - Capitolo nono. La comunità unanime; révolutionnaire
213 Capitolo nono. La comunità unanime 1. Dal gouvernement constitutionnel al gouvernement révolutionnaire 1.1 La Costituzione, approvata il 24 giugno, dopo appena quindici giorni di discussione, viene ratificata con il voto popolare del 4 agosto e promulgata il 10, in occasione della festa che rico...
Pagina 215 - porto della felicità comune.
215 delle persone incaricate dalla comunità di attendere per suo conto agli affari pubblici. La virtù è infatti ciò che, sola, fa sì che le persone a cui è affidato il comando lo esercitino nell’interesse della comunità, orientando la propria azione allo sviluppo armonico e complessivo del corpo pol...
Pagina 217 - grandi interessi della nazione, afferma:; Révolution; nell’esperienza governamentale robespierriana.
217 intéressante et nombreuse» che per Robespierre costituisce la comunità politica francese. Il 25 giugno, vale a dire il giorno dopo che il testo della Costituzione è stato licenziato dalla Convenzione, Robespierre, sollecitando i deputati ad occuparsi dei grandi interessi della nazione, afferma: ...
Pagina 219 - gloire à celle de la patrie
219 intervento è di per sé eloquente: Sur les rapports des idées religieuses et morales avec les principes républicains, et sur le fêtes nationales 11 . Questo intervento è per noi particolarmente significativo: fin dalle prime battute, Robespierre inquadra l’argomentazione nel contesto di una situa...
Pagina 224 - genere non è mai esistita, né mai esisterà fra gli uomini; l’estime d’un grand peuple; magistrati, e non essendo asserviti al despota di turno.
224 genere non è mai esistita, né mai esisterà fra gli uomini 31 . Al contrario, il governo popolare è quello in cui «le citoyen soit soumis au magistrat, le magistrat au peuple, et le peuple à la justice»: perché ciò sia possibile, è necessario pervenire a un ordre des choses où toutes les passions...
Pagina 226 - politica e ciascuno dei suoi membri quanto migliori possibile.; besoins de la patrie; a svolgere una volta che la soglia sia stata raggiunta
226 Il regno della giustizia di cui Robespierre ha più volte parlato non è dunque la condizione in cui gli uomini abbiano risolto una volta per tutte i loro problemi, non è il paradiso in terra dove essi attingano la perfezione; è al contrario la condizione nella quale soltanto essi possono tentare ...
Pagina 227 - que des étrangers, ou plutôt des ennemis
227 popolo esso si traduce immediatamente in una guerra senza quartiere. Nella condizione repubblicana non ci sono dèi, ma uomini; e tuttavia tutti gli uomini sono stati guadagnati alla prospettiva repubblicana, non ci si sono membri del corpo politico che non siano cittadini, e tutti i cittadini co...
Pagina 228 - azione e la sua visione politiche.
228 que nous importe de vaincre les rois, si nous sommes vaincus par les vices qui amènent la tyrannie? […] Dans la carrière où nous sommes, s’arrêter avant le terme, c’est périr 42 . L’indicazione di un termine alla necessità del terrore resta così del tutto imprecisata, e l’unica certezza che Robe...
Pagina 231 - pécuniaires, des objets qu’il regarde comme sacrés
231 questo snodo cruciale del pensiero robespierriano. Uno dei più illuminanti è un articolo che ancora nel dicembre del 1792 Robespierre aveva pubblicato nelle Lettres à ses commettans 49 . Qui, contestando la proposta del comitato delle finanze di sopprimere i fondi destinati al sostentamento del ...
Pagina 235 - essenziale del pensiero di Robespierre.
235 nemici dopo Termidoro, si sia provato a mettere in discussione l’integrità dell’Incorruttibile. Per tutta la Rivoluzione, Robespierre ha esercitato un magistero, mostrando la congruità della sua condotta con i principi che andava professando: egli ha fatto della sua parola e della sua azione l’i...
Pagina 236 - christianisme; Robespierre, il “polo ascetico” si impone sul “polo mistico”.
236 Le parole con cui Foucault termina la sua analisi sembrano scritte su Robespierre. Dopo aver riepilogato i due poli della parresia, quello positivo, all’origine della tradizione mistica, e quello negativo, all’origine della tradizione ascetica, afferma: Ce pôle anti-parrèsiastique, ascétique, sa...
Pagina 237 - ce sera l’honorer encore
237 scenografia appositamente progettata, svelano con definitiva chiarezza la visione robespierriana del politico. Di essi, teniamo in conclusione queste parole: Peuple généreux, veux-tu triompher de tous tes ennemis? pratique la justice et rend à la divinité le seul culte digne d’elle. Peuple, livr...
Pagina 239 - Conclusioni generali; Rois comme lui
239 Conclusioni generali 1 L’approdo del discorso robespierriano sul popolo e sul governo, così come ci si è venuto imponendo in questo nostro attraversamento, ci riporta al punto da cui questo lavoro ha preso le mosse. Per rendercene conto, basta rileggere ora alcune righe di Boulainvilliers: Les A...
Pagina 240 - seulement unis, mais tel un seul être
240 sono automaticamente in campo due volontà: quella dei governati, e quella di chi governa; il problema che si pone è dunque di comprendere come esse debbano rapportarsi, al fine di assicurare un armonico e ordinato sviluppo dell’insieme e di permettere l’attingimento del bene comune. Ciò è possib...
Pagina 242 - la monarchia assoluta.
242 riflessione politica robespierriana sui concetti di popolo, nazione e governo, una sorprendente vicinanza all’elaborazione teorica avanzata dalla reazione nobiliare contro la monarchia assoluta. 3. Robespierre, sulla base della concreta urgenza del governo, si trova nelle condizioni di dover for...
Pagina 245 - Traduzioni italiane dei discorsi di Robespierre; Universale Economica, 1953
246 S IEYÈS J.-E., Opere e testimonianze politiche, tomo I: scritti editi, a cura di G. Troisi Spagnoli, Giuffrè, Milano, 1993, 2 vol. B) Traduzioni italiane dei discorsi di Robespierre B ATTISTA A. M. (a cura di), I principi della democrazia: discorsi all’Assemblea Costituente Francese 1789-1791, P...
Pagina 246 - Autori; , Histoire de l’ancien gouvernement de la France, avec quatorze
247 R AO A. M., G ALDERISI C., R UFI E. (a cura di), Pro e contro la rivoluzione. Scritti di E.- J. Sieyès, M. I. F. Robespierre, J. De Maistre, introduzione di Giuseppe Galasso, Roma, Salerno Editrice, 1989 R EVELLI M. (a cura di), Robespierre, ovvero la rivoluzione, Roma, Alegre, 2005 R OBESPIERRE...
Pagina 247 - Bibliografia secondaria; et XIX
248 R ICHELIEU A.-J. DE P LESSIS , DUC DE , Testament politique, édition critique publiée avec une introduction et des notes par Louis André et une préface de Léon Noel, Paris, R. Laffont, 1947 R OUSSEAU J.-J., Œuvres complètes, préface de Jean Fabre, présentation et notes de Michel de Launay, Paris...
Pagina 248 - Letteratura critica; O’G
249 B) Letteratura critica A GAMBEN G., Stato di eccezione. Homo sacer, II, 1, Torino, Bollati Boringhieri, 2008 2 I D ., Il Regno e la gloria. Per una genealogia teologica dell’economia e del governo. Homo sacer, II, 2, Vicenza, Neri Pozza, 2007 I D ., Homo sacer. Il potere sovrano e la nuda vita, ...
Pagina 249 - Nouvel Observateur, juillet – août 2010
250 B ENIGNO F., S CUCCIMARRA L. (a cura di), Il governo dell’emergenza: poteri straordinari e di guerra in Europa tra 16. e 20. secolo, Roma, Viella, 2007 B ENIGNO F., Specchi della Rivoluzione: conflitto e identità politica nell’Europa moderna, Roma, Donzelli, 1999 B ENOIT F.-P., « Montesquieu ins...
Pagina 250 - Centro editoriale toscano, 1991
251 B ORGETTO M., La devise «liberté, égalité, fraternité», Paris, PUF, 1997. B OUDON J., Les Jacobins. Une traduction des principes de Jean-Jacques Rousseau, Paris, LGDJ, 2006. B RANDALISE A., Categorie e figure. Metafore e scrittura nel pensiero politico, Unipress, Padova. B RUNEL F., Thermidor : ...
Pagina 251 - Storia dei concetti e filosofia politica, Milano, Franco Angeli,
252 C AVALLARO M., Maximilien Robespierre: tra rivolta e rivoluzione, Giarre, La Rocca, 2001. C ITTON Y., L’envers de la liberté : l’invention d’un imaginaire spinoziste dans la France des Lumières, Paris, Éd. Amsterdam, 2006 C HIGNOLA S., D USO G., Storia dei concetti e filosofia politica, Milano, ...
Pagina 252 - au XIX
253 E HRARD J. (s. dir.), Images de Robespierre : actes du Colloque international de Neaples, 27-29 septembre 1993, Napoli, Vivarium, 1993 E VANGELISTA R., Il bagaglio politico degli individui. La ‘dinamica consuetudinaria’ nela riflessione politica di Spinoza, Milano, Ghibli, 2010 F ERNANDEZ S. J.,...
Pagina 253 - H., I due corpi del re: l’idea di regalità nella teologia politica
256 J ESSENNE J. P., D EREGNAUCOURT G., H IRSCH J.-P., L EUWERS H., Robespierre. De la nation artésienne à la République et aux nations, Actes du colloque d’Arras, 1 er , 2 et 3 avril 1993, Lille, Centre d’Histoire de la Région du Nord et de l’Europe du Nord-Ouest, Université Charles De Gaulle-Lille...
Pagina 256 - C., La felicità è un’idea nuova in Europa. Contributo al lessico della
259 I D ., I confini del mondo: storia del cosmopolitismo dall’antichità al Settecento, Bologna, Il Mulino, 2006 S IMONIN A., Le Déshonneur dans la République. Une histoire de l’indignité. 1791- 1958, Paris, Bernard Grasset, 2008 S LONGO P., Governo della vita e ordine politico in Montaigne, Milano,...